Si tratta di un progetto “rivoluzionario”, perché questo è diventato, oggi, spacciare carta, anziché byte e anche perché realizzato combinando una scelta stilistica raffinata con l’utilizzo del bianco e nero, della stampa reprografica e di un materiale tipico della produzione editoriale.
Perché SheetArt
SheetArt come equivalente per l’arte degli spartiti per la musica: sheet music, appunto. Fogli volanti su cui fermare disegni, testi, ispirazioni. Sheet anche, però, come scarto, a cui fa pensare l’assonanza con l’omofono e poco elegante termine inglese. Questi taccuini – nati, infatti, riciclando scarti di produzione tipografica – sono integrati, oggi, con carte realizzate secondo i più rigorosi standard di rispetto ambientale e impreziositi dalla collaborazione con artisti affermati.
Il nostro lavoro
Sotto l’attenta e scrupolosa direzione artistica di Fabio De Poli, ci muoviamo alla ricerca di artisti affermati che accettino di mettersi in gioco partecipando al nostro progetto “rivoluzionario” e di nuovi talenti a cui offriamo l’occasione di mettere in mostra le loro potenzialità.
Artigianato fatto in Italia
Tutti i prodotti che offriamo sono fabbricati manualmente nel nostro laboratorio in Toscana.
Le materie prime
Utilizziamo solo carte e cartoni realizzati secondo i più rigorosi standard ambientali, privilegiando l’impiego di scarti di lavorazione dei processi tipografici.